Studio di fattibilità per la realizzazione della nuova cittadella della musica
(Castello Carrarese, Padova, 2020)
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L’analisi storica e catastale conduce la nostra attenzione sull’area golenale del Castello Carrarese e sul camminamento di ronda a terra orientale; l’ala sud del plesso museale sorge sulle mura duecentesche della città le cui tessiture sono messe bene in evidenza sul basamento del prospetto esterno e da nessuna altra parte visibili; inoltre, il camminamento di ronda a terra (falsa braga nelle stampe tarde settecentesche) che caratterizza il fronte orientale del Castello, conduce all’ingresso principale del Plesso a nord e al Naviglio a sud, chiuso dal muro perimetrale.
Il camminamento di ronda è un ottimo dispositivo per il programma funzionale del nostro intervento perché offre alcuni vantaggi importanti e riflessioni di notevole interesse:
- consente un accesso ai futuri spazi di OPV in completa autonomia rispetto alla corte principale del Castello (senza pertanto doverla attraversare) e dei suoi ambienti;
- impone il recupero della palazzina d’angolo (ex lavanderia o ex fabbrica scarpe) intimandone la riconfigurazione per consentire il nuovo accesso all’area e la visibilità delle mura duecentesche;
- invoglia alla ristrutturazione della palazzina per adeguarla alle nuove aule didattiche di OPV;
- contempla la demolizione del muro di testa sul Naviglio proponendo una inedita vista del Castello dalla città, precisamente dalla riviera Tiso da Camposampiero;
Considerare il camminamento a terra e la palazzina d’angolo come materiali del progetto OPV invita ad organizzare il programma funzionale delle attività OPV preservando l’Oratorio di S. Stefano all’esercizio delle Associazioni e ai meeting del museo, convertendo gli “edifici industriali” rispettivamente in: sede amministrativa (edificio 800), sala prove esclusiva dell’Orchestra (ex stenditoio) e aule didattiche (ex lavanderia). Il risultato finale riconfigura l’intera area golenale del Castello come un luogo di intrattenimento e di attraversamento, qualificando la distanza tra i pieni e i vuoti nel rispetto delle differenze e delle continuità, concretizzando una singolare ed autentica “cittadella” dell’Arte e della Musica di forte aggettivazione formale.
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